Il testo della proposta di modifica del regolamento europeo sui nuovi OGM ammette già in partenza la conformità della “presenza accidentale o tecnicamente inevitabile di NGT nella produzione biologica” (art.5 paragrafo 3 bis), è come forte e chiaro che lo sbandierato percorso di transizione dei sistemi alimentari europei verso l’agricoltura biologica pari al 25% entro il 2030 del Green Deal assume un significato del tutto nuovo. Di fronte all’urgenza di ribaltare la distorsione che vede la modifica e il controllo del vivente, nelle sue dimensioni più profonde con la modifica dei geni, come LA soluzione per “rendere più verde la nostra produzione agricola” e “resiliente al cambiamento climatico”, in aggiunta alle già note false promesse di far bene alla biodiversità, alla fame nel mondo e alla produttività dei vecchi OGM, occorre riconoscere che il discorso non cambia rispetto al passato poiché sia nuove che vecchie tecniche sono da ascriversi a un approccio riduzionista e non sistemico alla scienza e la pretesa di scientificità dietro cui si nascondono è squalificata dalla bassa qualità della loro ricerca, svenduta al capitale.
La dichiarazione contro la prospettata deregolamentazione che pubblichiamo, firmata da 200 organizzazioni, chiede ai Paesi europei di proteggere i loro agricoltori e allevatori, nonché i loro cittadini e la natura. Si richiede che tutti i nuovi OGM siano sottoposti a valutazione e monitoraggio del rischio, a metodi di identificazione e rilevamento, a tracciabilità ed etichettatura lungo tutta la catena alimentare; che i Paesi ne possano vietare o limitare la coltivazione sul proprio territorio; che i Paesi europei pongano fine alla deregolamentazione delle nuove piante geneticamente modificate.
Il documento, rivolto ai Ministri dell’Agricoltura dei paesi membri, mette in guardia dagli impatti sulla biodiversità, l’economia contadina e l’accesso alle risorse genetiche derivanti da una deregolamentazione dei nuovi OGM ottenuti da New Genomic Techniques, ribattezzate impropriamente TEA in Italia.
Il documento, rivolto ai Ministri dell’Agricoltura dei paesi membri, mette in guardia dagli impatti sulla biodiversità, l’economia contadina e l’accesso alle risorse genetiche derivanti da una deregolamentazione dei nuovi OGM ottenuti da New Genomic Techniques, ribattezzate impropriamente TEA in Italia.
Clicca qui per il testo di proposta di modifica del regolamento europeo sui nuovi OGM